5 giugno 2016
Trail Gir De Le Malghe
Lo svolgimento del Trail Gir de le Malghe, corso domenica 5 giugno, non è stato molto più fortunato di quello corso domenica scorsa, 29 maggio, come condizioni meteo. La differenza, non c’è stato il freddo intenso, e questo non è poco ad alte quote, in compenso, per un certo tratto verso quota 2000m, abbiamo fatto i conti con la grandine, minuscola ma molto fastidiosa.
La gara organizzata dal gruppo Promosportvallibresciane ha consolidato il tracciato ad anello con partenza- arrivo dalla frazione di Caregno, a q. 1000m (Gardone Val Trompia) lungo km25 con un dislivello positivo di 1100m circa.
Gli atleti pronti al via sono poco meno di un centinaio, la maggior parte di loro non hanno zainetti o alcunchè di altro materiale. In questa corsa non c’è l’obbligo o raccomandazioni di portare un determinato materiale, neppure per calzature particolari. Alle ore 9:00 viene dato il via e come succede spesso nelle gare corte mi ritrovo, dopo qualche centinaio di metri, nelle ultime posizioni. L’inizio è corsa in salita su una strada semi-sterrata verso Località Campedei e poi il giro delle malghe, Malga Pontogna, Malga Gale, Malga Medelet, da qui si raggiunge Punta Caravina, a q. 1847m, dove inizia a piovere di buona lena. Le previsioni meteo davano acqua lungo il percorso dalle 10.00 alle prime ore del pomeriggio, con pochissimo vento: la realtà sembra confermare. Per fortuna il pericolo è minimo sui sentieri, un po’ scivolosi, poco fango, e soprattutto non esposti. Raggiunta Punta Caravina si scollina e si arriva al rifugio Almici, a q.1861m, da dove si vede il monumento al Redentore dominante in vetta al Monte Guglielmo. Un altro strappo e sono in cima al Guglielmo, mi soffermo per un attimo in cerca di panorami che, tra le nuvole, non si vedono, la scarsa visibilità e la grandine che comincia a cadere mi fan desistere subito dall’iniziativa. I panorami possibili da vedere erano il lago D’Iseo e tutti i monti attorno. Prima di ripartire dalla Cima indosso la giacca a vento e giù in discesa su un sentiero erboso molto morbido, verso le Malghe degli Stalletti quindi su un lungo falsopiano raggiungo il Passo Subbione, m1453. Non mi par vero! Riesco superare anche diversi concorrenti: è evidente che a loro non fa bene correre in canotta sotto il massaggio della grandine…. Dopo il passo del Subbione proseguendo su un sentiero nel bosco arrivo ai Corni Rossi, m1236, e in breve sul piazzale del traguardo. Tempo impiegato 3h e 15min. – 73°assoluto. Premiato come l’atleta più anziano, più nobile sarebbe da dire, come lo dicevano gli antichi egizi, più ricco d’anni.
Trail molto interessante, peccato per il tempaccio, molto scorrevole e non particolarmente pericoloso, fattibile per molti e per chi a poca esperienza di montagna.
Luciano Bottarelli