6H Monte Prealba
Prima uscita stagionale in montagna! Sabato 21 ho corso la 6H sul Monte Prealba, Up and Down, accompagnato da un meteo non meraviglioso: alla partenza pioggia battente, in quota neve abbondante. Il giorno prima della gara gli organizzatori visto le condizioni del tracciato hanno accorciato l’anello, invece di far salire al Prealba a 1250m di q. hanno pensato bene di dirottare la bella Brigata degli Spiriti Liberi all’Eremo di S.Virgilio 1100m. In pratica l’anello che dovevamo percorrere di km 8,3 sarà di km 6,6 e di altimetria da m.670 sarà di m.550 di dislivello positivo ad ogni tornata.
Mi presento a Bione (prov. Bs) poco dopo le ore 12:30; sbrigo le solite formalità, pettorale,controllo zaino ecc., poi mi metto in un angolo ad osservare, mentre finisco il panino che ho in mano, i vari arrivi e ripartenze degli atleti già in gara da alcune ore. Già io sono iscritto alla gara più corta di 6H con partenza alle ore 14:00 ma una trentina di atleti corrono per la 12H e altrettanti per la 24H. Per loro il via è stato dato alle ore 10:00 di stamane. Mentre li osservo (per come sono vestiti, bagnati,infangati ecc.) mi rendo conto che la corsa che sto per iniziare sia un pochino demenziale. Solo un attimo di smarrimento ma poi mi son detto:” Perché non provare anche questo?” Il meteo in zona partenza è pessimo, piove intensamente e all’Eremo, per quello che raccontano gli atleti in arrivo, la neve è tanta. Poco prima del via al briefing ci raccomandano massima attenzione su alcuni tratti in discesa scivolosi e di portare la lampada frontale, sarà indispensabile dopo le ore 17:00. Alle 14:00 viene dato il via e come al solito c’è sempre qualcuno che parte a razzo anche se i primi 400m sono su una mulattiera ripidissima che uccide ogni tentativo di cambiar passo. Nel gruppo delle 6H siamo circa 30 atleti,ora in fila indiana per qualche centinaio di metri ma poi nel sentiero nella neve, complice la nebbia, non ho più visto nessuno né davanti né dietro di me. La pioggia dell’inizio ora è solo neve. Salire con tanta neve anche se calpestata è molto scivoloso e faticoso, i bastoncini che ho con me non mi aiutano molto, sprofondano nella neve soffice laterale del sentiero. Dopo circa 40 minuti dal via sono all’Eremo, entro nel locale adiacente alla chiesetta adibito al controllo e al ristoro degli atleti di passaggio ma soprattutto un punto per riscaldarsi vicino ad un grande camino. Tracanno velocemente un the caldo e senza por tempo di mezzo risolvo di ripartire subito. Un volontario, addetto al ristoro, “Fai attenzione! Si scivola!” Un ciao e via. I primi trecento o quattrocento metri vado bene poi una scivolata, una seconda, senza aspettare la terza risolvo di mettere le catene da neve. Tolgo lo zaino e in 40 secondi calzo le catene alle scarpe e riprendo a correre. Decisamente è un altro andare, si scivola ancora ma è un divertimento scendere così. Alcuni mi passano anche in discesa, non so come facciano, senza catene e senza ramponcini, sembra che volino. Tolgo le catene all’inizio della mulattiera in cemento fino all’arrivo e le rimetto ad ogni discesa. Dopo circa 30 minuti dall’Eremo sono in zona arrivo e nuovamente sotto la pioggia. Spunta in arrivo e in uscita dalla postazione di controllo e riparto. Alla quarta ascesa verso l’Eremo aziono la lampada frontale, i fiocchi di neve  che incontro dopo la mulattiera ora sono ghiacciati e attraverso la frontale sembrano tante stelline accecanti. Ultima discesa verso Bione e fine della gara, chiudo in 5h e 12minuti, non ho avuto abbastanza tempo per fare un altro giro, km 26,4 percorsi con 2200m di dislivello positivo.
Sicuramente un buon allenamento come prima uscita in montagna peccato per la giornataccia, col sole sarebbe stato una goduria: da riprovare.
Luciano Bottarelli