A volte succede che un’idea buttata lì quasi per gioco…

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A volte succede che un’idea buttata lì quasi per gioco…

A volte succede che un’idea buttata lì quasi per gioco…

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A volte succede che un’idea buttata lì quasi per gioco…

 

Uno dei soliti giorni di allenamento per i miei atletini, mi trovo nello spogliatoio, ecco entrare Roberto Cella, solitamente taciturno e concentrato sul suo allenamento che, probabilmente sta già ripassando da una ventina di minuti.

Roberto, tu potresti fare l’alto e il lungo? La voce è la sua e per un istante penso che la concentrazione abbia provocato qualche piccolo disastro, invece no e allora comincia a spiegarmi, correndo avanti e indietro dallo spogliatoio per non vanificare il riscaldamento, che potremmo pensare dì partecipare ai campionati di società, naturalmente, non avendo la più pallida idea di cosa si tratti….accetto con entusiasmo pensando anche al giavellotto triplo e peso…poi con un briciolo di lucidità torno a più miti consigli.

L’idea prende forma rapidamente, gli euroTOPatleti, si confezionano ciascuno la propria gara, mezzofondo velocità e staffette, latitano salti e lanci ma alla fine bene o male copriremo anche quelli.

Passano i giorni e c’è necessità di intensificare gli allenamenti, partenze dai blocchi e passaggio del testimone, ripassare regole e provare disco, peso martello e giavellotto, ma non siamo preparati, poca organizzazione e altrettanta unità d’intenti.

Ecco però la scintilla; mi chiama Maria e mi dice che anche le ragazze, dopo essersi riunite aver bevuto, forse parecchio, e fumato qualcosa di poco legale, avrebbero deciso di partecipare ai CDS!

L’organizzazione e la tenacia tutta femminile scatenano una serie di necessità che vorrebbero immediatamente mettere in agenda, mi chiede disponibilità per allenamenti collettivi dove poter spiegare, la differenza tra il disco e il giavellotto…le regole e provare le varie discipline.

Anche qua, non avendo la più pallida idea di cosa voglia dire, spiegare e allenare un gruppo tosto e scatenato di ragazze, accetto con entusiasmo, alla fine risulterà un’esperienza incredibile.

Il sabato mattina si presentano in 12, caricatissime sanno già tutto; chi farà che cosa!

L’impossibilità di utilizzare il centro sportivo ci obbliga al parco Toti, procediamo con le spiegazioni tecniche, il salto della panchina e il lancio di vari oggetti, tra cui qualcosa che assomigli a peso disco e giavellotto, per il quale Sibilla ha un vero e proprio colpo di fulmine, scopriremo più tardi che a casa obbliga la famiglia a sedute giornaliere di lanci di qualsiasi cosa somigli a un giavellotto.

Il secondo allenamento andrà meglio, in pista e con l’ausilio di Felice sottoponiamo le ragazze a una seduta massacrante con partenze dai blocchi e ripetute da 200mt e salti di ogni genere.

Vedendo l’organizzazione rosa anche i maschietti, bene o male si adeguano e si preparano, manca qualcosa su lanci e salti ma alla fine e dopo un ultimo allenamento, il sottoscritto, Felice e Franzo, tutti e tre palesemente alticci, si sistemano anche i lanciatori.

Giovedì 6 giugno, iscrizione fatta, e adesso?

Sabato 8 giugno conferma iscrizione, e adesso?

Puntuali e in divisa ci troviamo al campo gara, ansia tensione e concentrazione, tanti atleti maglie diverse, giudici….ora si fa sul serio, cominciano  le gare, cerchiamo consigli da atleti preparati che loro dispensano con gentilezza e dovizia di particolari.

Guardiamo ammirati, gesti atletici e tecnici che cerchiamo di imitare, facciamo del nostro meglio  e ci entusiasmiamo per le prestazioni di ciascuno dei nostri compagni, con ogni probabilità non saremo tra i più bravi ma l’impegno è il medesimo e il tifo chiassoso per i nostri contagia lo speaker e il resto dei partecipanti.

I fotogrammi delle gare vengono immortalati da Felice, presenza costante anche se non impegnato in prima persona, la prossima volta toccherà anche a te, chiaro?

Anche la signora Wu adora selfie e foto e a scadenza di 18 secondi ne scatta almeno 10, totalizzando un record difficilmente battibile, da guinnes.

Finiscono le gare che regalano addirittura piccole sorprese da podio, portiamo a casa, ciascuno il proprio piccolo record ma soprattutto un’esperienza davvero unica, non sarà un punto di arrivo, ma una formidabile occasione per un punto di partenza in modo da poter concepire l’atletica praticata da master, non soltanto come corsa ma nella totalità delle specialità.

Grazie a tutti indistintamente, per l’impegno e l’entusiasmo, le prestazioni non resteranno negli annali ma ora sappiamo distinguere il peso dal martello, il disco dal giavellotto e persino le regole tecniche, insomma…siamo pronti.

Mariya, Cinzia, Raffaella, Elisabetta, Sibilla, Angela, Floriana, Wu Dongxue Neve un giorno mi insegnerai a pronunciare il tuo nome, Laura, Ornella, Roberta e Giusy….spero di non aver scordato nessuna…in ordine assolutamente e volutamente casuale, siete state un esempio incredibile di entusiasmo, organizzazione e impegno, doverosa per voi una citazione speciale, non dimentico i maschietti, forse più concentrati sulla prestazione, ma tutti, tra piccoli infortuni e impegni, da encomio.

 

A volte succede che un’idea buttata lì quasi per gioco…alla fine diventi qualcosa di importante che piano piano entusiasmi fino a trasformarla in una splendida realtà, fatta di sorrisi, tanto impegno e uno spirito di squadra insospettabili.

Un piccolo bagaglio che auspico foriero di cose positive da trasferire in EuroAtletica, perché la forza di EA deve anche essere questo spirito di gruppo e la voglia di aiutarsi, camminare…correre, tutti insieme.

Citando Albert Camus:

“Non camminare davanti a me, potrei non seguirti.

Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti.

Cammina al mio fianco”

Roberto

 

A volte succede che un’idea buttata lì quasi per gioco…

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