Ecomaratona del Chianti
Dopo alcuni tentativi di correre l’Ecomaratona del Chianti domenica 18 è stata la volta buona. Le manifestazioni in programma sono diverse, dalla semplice camminata di alcuni km a quella di correre i 14, i 21 e infine i 42 km dell’Ecomaratona con 980 m di dislivello positivo. La gara che ho scelto di correre non poteva che essere l’Ecomaratona. Il tracciato di questa corsa, con partenza e arrivo da Castelnuovo Berardenga, si snoda attraverso i numerosissimi vigneti del Chianti ed immensi uliveti, anche secolari, toccando marginalmente alcuni caratteristici borghi arroccati sulle colline: Montegiachi, Castel in Villa, Villa a Sesta, Campi, San Gusme e infine Castelnuovo Berardenga. Il percorso non è molto impegnativo, non ci sono grandi dislivelli, corribile quasi sempre però essendo collinare serve centellinare l’energia per non rischiare di pagare un conto salato alla fine.
Alle ore 8:30 ritiro il pettorale, il tempo di cambiarmi e indossarlo, sono in zona partenza. Il via all’Ecomaratona è alle 9:30, sotto il gonfiabile siamo più di 530 atleti pronti per lo sparo. Quasi nessuno dei presenti non ha indosso borracce o zainetti, non c’è obbligo di portarsi del materiale particolare, pure per le scarpe non ci sono restrizioni di alcun tipo. Il tutto fa sembrare una gara per soli stradisti e molto meno adatta per montanari. Per scrupolo e per non essere vincolato alla posizione dei ristori indosso un capiente marsupio: borraccia con acqua, integratore alimentare, fascia elastica per distorsioni, un leggero antivento e l’immancabile apparecchio fotografico.
Alle 9:30 il via e come succede in queste corse ,per me ,veloci sono in difficoltà da subito, mi sorpassano da tutte le parti. Non avendo avuto modo di fare un minuto di riscaldamento, imbottigliato e pressato come una sardina da subito nella griglia di partenza ho dato per scontato un inizio e una ventina di km in sofferenza. Il meteo è ottimo, sole pieno nelle prime ore di corsa con una temperatura di 9/10°C: perfetta per la gara. Nonostante la difficoltà iniziale i km volano, i panorami bellissimi mi confortano sempre di più nella fatica. Superati i 30 km la sala macchine è a pieno regime, il ponte di comando ringrazia e finalmente inizio a rimontare un bel po’ di atleti: è una goduria! Ora le gambe girano bene, tutto sembra più facile. Uliveti, vigneti, filari di cipressi, casolari, colline, un alternarsi continuo, che meraviglia! Ultima salita, si scollina, sotto c’è Castelnuovo. Chiudo la gara in 4h:40’:10”- 189° assoluto – 2° di categoria.
Gara corsa in un contesto panoramico fantastico (peccato che è durata poco), facile tecnicamente, molto scorrevole ma con un impegno muscolare intenso e continuo.
Luciano Bottarelli.