I MARATONISTI DI NUOVO A SIENA: La corsa, Il Piccolo Carro e qualche Uova.
“ragazzi, guardate in alto, è uno spettacolo”,
“E’ una notte stupenda”, una stellata bellissima”
“E’ vero si vedono le costellazioni, si quello è il “Piccolo Carro”…
SI MA LE UOVA???
E’ vero, bellissima nottata ma non possiamo stare troppo con la testa all’insù rischiamo di trovarci tutti con il sedere a terra visto che fino a pochi attimi prima le nostre mani brandivano un bicchiere e non un sacco della pattumiera.
E’ proprio così, siamo alla fine di questa nuova avventura nelle Terre di Siena per il gruppo dei Maratonisti non anonimi; questa volta però il rituale della pattumiera si svolge in modo assolutamente diverso… ma non per questo meno divertente.
Niente pioggia, niente bufera e niente ombrelli volanti. Una serata serena e un cielo stellatissimo accompagna il gruppo dei maratonisti e ospiti a seguito ai cassonetti dell’Agriturismo che ci ospita anche quest’anno: potremmo chiamarli “ I SETTE DELLA FIORENTINA SELVAGGIA”.
Decidiamo di muoverci compatti e all’unisono lungo il viale che porta ai cassonetti, tutti su un’unica fila per sopperire ad una quasi certa andatura a zig-zag; quelli con i sacchi più pesanti alle estremità a contenere le deviazioni (il Roby che ondeggia di suo anche quando non corre lo manteniamo al centro); alla prima curva qualche esitazione ma i maratonisti più esperti sanno come girare a sinistra e manteniamo bene la rotta. Al ritorno, liberi da ogni peso si rientra in ordine sparso così come è sparsa l’andatura: chi zoppica, chi cerca di raddrizzarsi, chi cerca una linea retta ma tutti ci fermiamo un attimo ad ammirare il cielo, si è una nottata bellissima e quello che si vede benissimo è il Piccolo Carro…..
SI MA LE UOVA???
Torniamo però indietro di qualche ora, a quando tutto, ma proprio tutto doveva ancora accadere…
Anche quest’anno per la trasferta “Terre di Siena Ultra Marathon”, i Maratonisti invadono (nel vero senso della parola visto che quest’anno la comitiva sfiora quasi i 30 componenti) la stupenda struttura Agroturistica in Val d’Elsa, un intero paradiso solo per noi escludendo la fauna animale già presente in loco e quella a seguito (1 gatto, il mio ed un cane di Ricky).
Purtroppo c’è da annotare subito una importante defezione. Il maratonista Minini con famiglia non è dei nostri, esaurito da un infortunio persistente preferisce rinunciare. Ci mancherà, eccome se ci mancherà.
Venuta a mancare la nota elegante l’aspetto “fashion” viene in parte sopperito dal Maratonista Mauretto, noto “Facility Manager” della moda brianzola. Il Front End dei maratonisti è salvo.
Ma qui si corre e quest’anno il sempre impeccabile maratonista Masatti ha pensato anche all’aspetto “tecnico” coinvolgendo nel gruppo anche il coach Silvio Omodeo accompagnato dalla sua Luisa.
A furor di maratonisti si aggrega, a completare l’aspetto “social” anche lo speaker del Toti Ricky accompagnato dalla Patty e Gerry (quest’ultimo oramai uno di noi il quale saputo della presenza di carni Fiorentine si è trasformato in cagnolino ubbidiente).
Al gruppo storico dei maratonisti si aggiungono Patrizia (allieva del coach) e Matteo (impegnati entrambi nella gara più lunga) e Pasquale e Sabrina, amici questi ultimi del Maratonista basculante Villa.
L’arrivo per tutti è previsto alla spicciolata ed in autonomia nella serata di venerdì.
Siamo in terra di Siena per una prova impegnativa e quindi l’impeccabile organizzazione del Maratonista Masatti prevede già fin dalla sera di venerdì la prima seduta di allenamento…. Al tavolo: appuntamento per tutta la comitiva al Ristorante Trattoria “La Speranza” per le ore 21,00.
E’ tutto come l’avevamo lasciato l’anno prima: i tavoli di legno, la griglia King Size, la simpatia dell’Oste con le gote rosse; insomma è stato come ritrovare un vecchio compare di allenamento. Il riscaldamento prevede antipasti misti toscani, un medio in salita con la Fiorentina, Interval Training con Chianti ed un defaticamento finale con caffè e relativi accessori.
SI MA LE UOVA??
Verso le 23 ci rechiamo al meritato riposo in Agriturismo sotto una leggera pioggia (o era pesante ma non la sentiamo…).
Riposo si diceva ma per poco, qui siamo tra Maratonisti e c’è una tabella di allenamento da seguire. Appuntamento come sempre per il sabato mattina in cortile. La seduta è presto fatta ed è sempre quella prevista per la Ultra Marathon di Siena:
ore 8, adunata in cortile;
ore 8,10 caffè espresso nel bar in paese;
ore 8,30 parcheggio Coppeee;
a seguire Macellaio, ed in coda Enoteca (d’altronde come dice il coach le proteine sono essenziali nelle gare di endurance se accompagnate da altrettanti liquidi).
alla Coopppppe come sempre l’attesa più lunga è in cassa dove si instaura subito una piacevole conversazione con la cassiera a metà strada tra il brianzolo ed il toscano, tutto molto divertente e simpatico ma soprattutto conveniente per la signora in attesa con il carrello prima di noi: aspettava i nostri punti sulla tessera Coopppe, e ci credo con quello che abbiamo speso ha fatto Bingo.
Dal Macellaio entriamo in massa e dopo un attimo di smarrimento (sembravamo più la Finanza che clienti) Luciano il Macellaio si tranquillizza rapito dalla dolce e tranquilla voce di Ricky….; sono ben 10 le Fiorentine che ordiniamo; il mansueto Macellaio Luciano che fino a qualche istante prima si annoiava triste impegnato nel taglio di una misera fettina di tacchino si trasforma in un saltellante ed elettrico Pirata della Fiorentina ed armato di mannaia e coltelli di tutti i tipi ci confeziona delle Fiorentine pronte all’uso: una vera opera d’arte. Aggiungiamo alle opere la salsiccia toscana da spalmare (pare miracoloso come sostituto del R2 Enervit) ed uno stronghino (sempre piacevole tra un morso di Fiorentina e l’altro).
Nel frattempo sul cellulare del maratonista Masatti appaiono strane frasi: SI MA LE UOVA??? Boh
Lasciamo il macellaio Luciano sicuramente contento di una lauta pensione “integrativa” per fare tappa in Enoteca: per noi Maratonisti il tempo è liquido; recuperiamo 2 Wine Box di un ottimo Chianti (la parte idrica è salva ed i liquidi da reintegrare anche).
Ultima tappa in pasticceria. Stasera si festeggia il compleanno di Patrizia.
Continuano i messaggi inquietanti sul cellulare: SI MA LE UOVA??
Torniamo alla base dove il reparto giovanile capitanato dal giovanissimo e simpaticissimo Giacomino è già in campo armato di pallone e scarpette.
Il tempo di riporre la spesa e decidiamo di pranzare velocemente in Agriturismo per spostarci poi nel primo pomeriggio a Siena per il ritiro dei pettorali (ogni tanto a turno dobbiamo ricordarci che il giorno dopo ci attende una garetta di 32 km). Il coach, Luisa ed il duo Patrizia/Matteo sono già in giro a Siena a fare i turisti.
Pranziamo e beviamo (per mantenere la forma) e partiamo per quel di Siena giusto il tempo di un ultimo SMS:
SI MA LE UOVA???
Quest’anno i pettorali si ritirano nel bel palazzo proprio in Piazza del Campo; è una bella giornata e dopo aver ritirato il nostro pettorale (oramai è ufficiale all’indomani si corre ) optiamo per un giretto fino al Duomo; la giornata è limpida anche se un vento fastidioso si insinua continuamente tra i vicoli storici di Siena; lo stesso vento non ci fa sentire i numerosi SMS che nel frattempo arrivano: SI MA LE UOVA, SI MA LE UOVA?
I maratonisti oltre che atleti maturi e decisi sono dei capofamiglia e vorrebbero rientrare ancora con la luce in Agriturismo per dare la merenda ai giovini e farli giocare approfittando della bella giornata ed infatti veniamo ascoltati: ci ritroviamo tutti seduti in una pizzeria/Bar a sorseggiare un thè dietetico mentre i giovini di cui sopra si abbuffano di crepes e gelati… d’altronde in casa comandiamo noi maratonisti..
Fortunatamente dopo un’oretta un semplice SMS: SI MA LE UOVA?? Ci riporta alla realtà e possiamo rientrare.
E’ ancora chiaro in Agriturismo ed i giovini possono sfogarsi un po' prima della doccia e cena.
Per la cena quest’anno abbiamo optato di affidarci ad una cuoca del luogo; visto il numero delle persone abbiamo deciso di risparmiare le energie per la preparazione della cena di gala del giorno dopo.
La cena, a base di antipasti misti, primo piatto toscano e dolci del luogo scorre serena così come scorre il nettare rosso; insomma anche per stasera la seduta di allenamento si svolge nel pieno rispetto della tabella di avvicinamento alla gara.
Il coach si ricorda del suo ruolo e cerca di trasmetterci il suo sapere sul ritmo e sulla tattica per la gara. Noi maratonisti siamo parzialmente orecchi, più che altro siamo tutto bicchiere ma fortunatamente c’è Patrizia a prendere nota ed ascoltare da buona allieva.
Qualcuno sul finire della cena, approfittando del momento del taglio della torta e del brindisi di auguri a Patrizia si avvicina alla cuoca sperando che possa decifrare il SMS misterioso: SI MA LE UOVA??; anche per la cuoca il messaggio è indecifrabile, prova ad aprire il frigorifero ma di uova nessuna traccia. Il mistero continua.
E’ ora di andare a nanna, dopo gli ultimi accordi logistici per il giorno dopo, verificato le assicurazioni auto (il giorno dopo le auto saranno guidate dalle donne fino a Siena), appurato che Terry è riuscita a caricare la Lavastoviglia Industriale e schiacciare in tempo il bottone “start”, dopo tutto questo andiamo a riposare; il giorno dopo abbiamo una grigliata da preparare, ah no prima abbiamo una gara.. cavolo chi era di turno per ricordarlo??
SI MA LE UOVA??
Con questa domanda mi infilo nel mio letto ma senza una risposta mi addormento……
E’ la domenica della gara. La macchina da guerra dei maratonisti prevede ritrovo alle ore 7.45 già colazionati e defecati. In sette con la macchina del maratonista basculante Villa e gli altri con la macchina di Ricky guidata da Sabrina.
A Colle Val d’Elsa ci salutiamo con Ricky impegnato nella gara più breve di 18 km e che parte da Monterrigioni.
Quest’anno l’organizzazione ha voluto allietare l’attesa dei runners oltre che della musica a palla anche di simpatici siparietti: uno su tutti: “come cambiarsi in vetrina convinta di essere in uno spogliatoio”; eh si una runner non più giovanissima decide di cambiarsi defilata in un angolo di un bar proprio sulla piazza sede della partenza; convinta di essere isolata e ben nascosta è ignara di essere invece accanto alla vetrina con circa 300/400 runners che improvvisamente si dimenticano del freddo e si voltano tutti insieme verso la vetrina al grido “sei on line”; ah si questa volta l’organizzazione ha pensato proprio a tutto.
Nella piazza si respira un’atmosfera gioiosa e famigliare, tanto famigliare che il coach Silvio convinto di essere veramente a casa sdrarica una sedia da un bar per piazzarla al centro della piazza e sederci sopra, più a casa di così.
Noi maratonisti siamo famosi per ridere e scherzare fino allo start, anche il basculante Villa, solitamente nervoso e schizzato è stranamente tranquillo, ma dice di stare bene e di non essere ancora entrato in clima gara, preoccupati lo monitoriamo da vicino, soprattutto quando lo vediamo sedersi (lui che sempre si aggira saltellando) o stare in piedi quasi immobile. Oramai manca poco, consegniamo le borse e finalmente il basculante Villa si trasforma nel basculante vero, comincia a muoversi a destra, poi ancora a destra poi in avanti e poi ancora indietro. Grazie Roby sei tornato in te!.
Ci salutiamo e ci abbracciamo prima dello start. Ci trasformiamo in runners per concentrarci sulla gara. Da parte mia, meno ottimista dello scorso anno decido di fare gara d’attacco cercando di stare con il gruppetto davanti. Si parte. Mi aggrego subito in coda ad un gruppetto appena dopo i primi, siamo nella prima quindicina. Il ritmo è sostenuto per questa gara ma voglio stare in scia finché riesco. Il gruppo appena dopo la prima salita impegnativa a Monteriggioni si divide ed io rimango con altri due corridori mantenendo un ritmo abbastanza buono sapendo che la seconda parte è sicuramente più dura della prima. Dopo qualche km rimaniamo in due, siamo nei primi 12 ad occhio e croce. È dura ma la splendida giornata ci consente di ammirare il paesaggio e la bellezza del percorso e questo sicuramente aiuta sulla fatica. Arriviamo insieme a Siena, all’ultimo ristoro io mi fermo qualche secondo per bere bene e perdo il contatto con il mio compagno di gara. Oramai mancano circa 5 km, supero Ricky che tranquillamente ma con un buon passo sta concludendo la sua gara. Gli ultimi km in Siena sono tutti in salita ma la piazza di arrivo è vicina. Un ultimo sforzo e vedo l’ultimo rettilineo fino alla piazza. Vedo mio figlio Blaise che entra dentro per la cavalcata finale fino all’arrivo. E’ fatta, il crono ed il piazzamento meglio dell’anno scorso. Sono contento.
Alla spicciolata arrivano tutti gli altri maratonisti oltre a Silvio, Patrizia, Matteo e Ricky. Menzione d’onore per il maratonista Masatti che con un ginocchio dolorante fin da subito ha retto e concluso seppure con tanta fatica la gara.
Come sempre l’abbraccio finale è uno di quei momenti che ci fanno stare bene e ci fa dire sempre: w i maratonisti.
Il tempo di cambiarci e di apprezzare come l’organizzazione della partenza sia arrivata anche all’arrivo; nello spogliatoio a cielo aperto una non giovanissima runner si sta cambiando sempre convinta di essere nascosta.. ma si, quando arriva alle mutande scopriamo che è la stessa della vetrina del bar…. Che organizzazione.
Nessuno di noi accende il cellulare ma siamo sicuri di trovarci sopra il consueto SMS: SI MA LE UOVA??.
E’ tempo di rientrare per uno spuntino, doccia, riposino e..e… il gran finale della sera.
Durante lo spuntino ascoltiamo con attenzione il coach: “ dopo una gara del genere è importante bere tanto e fare un uscita subito la mattina dopo”; noi entusiasti abbiamo preso le sue parole alla lettera: decidiamo di bere tanto (vino) e di non mettere la sveglia il giorno dopo.
La serata ha inizio alle ore 18.18.30 tutti i maratonisti a rapporto per la griglia, taglio carne, taglio formaggio, taglio salame, taglio salsiccia; Insomma tutti a tagliare anche se in realtà non tagliamo niente sulla voce “cibo”; in attesa dell’aperitivo tutti insieme ci ricordiamo del consiglio del coach e teniamo sempre i bicchieri liquidi.
Con grandi sorrisi stappiamo i due bottiglioni del Prosecco e diamo il via alle danze; noi a brindare, i bimbi a giocare e nessuno sente il cellulare: SI MA LE UOVA??
La serata si svolge all’insegna di una Fiorentina buonissima e di un brindisi dietro l’altro, siamo tutti contenti, rilassati e per qualche ora ci dimentichiamo della fatica del mattino. Ma ahimè tutto finisce ed è la pattumiera a ricordarcelo…..
Ma anche quest’anno è stato un week end di sport e di amicizia, di divertimento e del simpatico stare insieme immersi in un panorama bellissimo ed in una corsa impegnativa ma bellissima.
Alla prossima e buon Maratonismo a tutti.
P.S. Al ritorno, in autogrill a mia moglie han rubato la borsa ma questa è tutta un’altra storia ma noi che siamo maratonisti guardiamo il bicchiere mezzo pieno e l’altro pure: poteva succedere all’andata e allora si che sarebbe stata una FRITTATA, FRITTATA ah ecco a cosa servivano le uova…