La quarta MCM
La scorsa domenica è stata la mia quarta Milano City Marathon, in assoluto quella conclusa con il tempo migliore ma altresì quella che mi ha lasciato, a conti fatti, meno soddisfatto.
Certo è stata una bellissima giornata, pubblico e città forse meglio del solito, percorso nuovo e filante con qualche buona intuizione sia pur con un finale forse più difficile, ma, spesso, contano di più fatica ed aspettative.
Con l’edizione numero 12 ho fatto il mio esordio nella maratona di casa, era il 2012, quinta maratona dopo Firenze, Dublino e due volte Roma. Giornata uggiosa con pioggerella dall’inizio alla fine, a quel tempo stavo cercando di scendere sotto il limite di 3:50 ed avvicinarmi a 3:45 con il passo medio di 5:20/km che, in realtà, era il mio vero obiettivo fin dalla prima volta.
Milano fu generosa ed il risultato finale di 3:43:19 con un gran finale e migliore di circa 8 minuti rispetto alla maratona di Roma di quattro settimane prima!
Si apriva quindi la caccia ad un nuovo obiettivo, limare quei 3 minuti e scendere sotto 3:40, ecco quindi l’impegno per il resto del 2012, alle Maratona di Venezia (quella con quel vento infernale e la pioggia, io c’ero!) e Firenze, migliorando entrambe le volte, ma arrivando ad un passo.
Ecco quindi di nuovo la Milano City Marathon, 13^ edizione, si parte e via, passo costante intorno a 5:10 per poi incrementare nella seconda parte, negative split di oltre 2 minuti e tempo finale di 3:35:39.
3 chilometri finali sempre più veloci da 4:50/km fino a 4:30/km adrenalina pura!
Nuovo obiettivo agonistico, quindi, per la restante parte del 2013, avvicinarsi e magari scendere sotto 3:30, ci riuscirò a Torino alla decima maratona.
Anche Il 2014 è un anno di un nuovo personale, ero preparatissimo, ma la giornata molto calda non era certo tra le più favorevoli. Puntavo a chiudere in 3:27:30 ed in partenza costituiamo un bel gruppo di Euroatleti, procediamo compatti divertendoci insieme fino al 27-28° chilometro. Poi la fatica comincia a farsi sentire e lascio il gruppo per procedere un po’ più velocemente insieme al mio collega compagno di tante altre maratone. Dopo il 30° il caldo comincia a prendere il sopravvento, faccio due conti e decido di rallentare il ritmo di circa 5”/Km correndo intorno a 4:55/km per chiudere in 1 ora gli ultimi 12,195 metri e fissare così il nuovo personale in 3:28:33.
Veniamo allora al 2015, 15^ Milano City Marathon e 16° maratona, la seconda dalla seconda griglia di partenza con l’obiettivo ambizioso di scendere sotto 3:20 dopo l’ottimo risultato registrato a Ferrara il 15 marzo. Certo vi erano stati alcuni inconvenienti durante le ultime settimane, ma stavo bene. Incontro Raffaele in partenza, passiamo quindi insieme gli attimi prima della partenza confidandoci obiettivi e strategie ed i primi chilometri. Parto regolare intorno a 4:50/km, cercando, per tutti i primi 5 chilometri di rallentare e rispettare il ritmo. Lascio sfilare molti altri atleti e poi dal 6° chilometro mi metto ad andatura di regime a 4:44/km. Percorro un numero elevatissimo di chilometri ad andatura regolarissima, tanto più che controllo il Garmin solo di tanto in tanto, raggiungo Raffaele intorno al 14° Chilometro in zona Fiera e proseguo costante verso il Montestella. Alla mezza passo in 1:40:05, in leggero vantaggio rispetto alla tabella di marcia che mi ero studiato, ed in media perfetta per l’obiettivo finale. Stefano e Gianni appaiono e scompaiono lungo il percorso più volte, grazie del sostegno!
Ancora per tanti chilometri proseguo spedito e costante risalendo via via tante posizioni fino ad arrivare al 30° chilometro in 2:22:25. Ora il lungo rettilineo dal Gallaratese verso il centro della città consente ancora un passo regolare, ma a partire dal 32° chilometro la fatica comincia a farsi sentire, rischio a mantenere il ritmo ma non più con quella facilità di corsa che avevo fin qui dimostrato. Avrei a questo punto potuto forse rallentare qualche secondo prima di lasciare il sopravvento alla fatica, cercando di chiudere ancora in un tempo simile al personale di 3:22:39 e, con un po’ di fortuna, riuscire a limare forse qualche secondo.
Decido invece di tener duro, vada come vada, ma, inevitabilmente il finale si fa difficile, alterno chilometri di buon ritmo con altri molto lenti, fatico sulle asperità del finale, cammino perfino qualche metro dietro al Castello Sforzesco sotto il sole, ma riprendo poi a correre ed arrivo alla fine in 3:24:35, miglior tempo Milano City Marathon, ma la più faticosa!
Marco Mariani