Lago Maggiore Trail
Domenica 21 settembre ho corso la 1°edizione del Lago Maggiore Trail. Il tracciato di gara è ad anello, lungo 50km con un dislivello positivo di 2750 m, con punto di partenza ed arrivo nella zona del campo sportivo di Maccagno (centro turistico considerato tra i più belli ubicati lungo la sponda del Lago Maggiore). Oltre il tracciato di 50km ( con partenza alle ore 7:00) c’era la possibilità di partecipare (per i meno preparati ) ad un percorso più corto al Lago Maggiore Mini Trail, di 20,5 km con un dislivello positivo di 1060m, con partenza alle ore 9:00.
Di buonora, verso le ore 6:00, arrivo a Maccagno nella zona di partenza, sistemo il mezzo nel parcheggio semideserto e con lo zaino col materiale obbligatorio vado a ritirare il pettorale: il materiale obbligatorio, mi dicono, sarà controllato in modo casuale nella zona di partenza (così sarà)
Gli “Spiriti Liberi” iscritti alla “lunga” sono oltre 250, si entra tutti, dopo la punzonatura, nel solito recinto dietro l’arco gonfiabile, tutti con in groppa lo zaino e con impazienza, la”truppa cammellata”, aspettiamo la conta a rovescio.
Alle 7:00 , dopo le raccomandazioni degli organizzatori su alcuni punti pericolosi del percorso di gara, si parte velocemente costeggiando l’argine del torrente Giona, per un breve tratto, poi la sponda del Lago, per qualche centinaio di metri, la via Mameli, interamente, e poco dopo prima di iniziare il sentiero sono costretto a fermarmi per un problema allo zaino: rottura della fibbia che chiude lo spallino di sinistra col resto dello zaino. Bella rogna!! Senza perdere la pazienza, intanto il gruppo mi sfila e scompare dalla vista, cerco di ripararlo in qualche modo con l’utilizzo di un cordino e un paio di spille da balia. Nel frattempo il Trailer- scopa m’incalza e mi chiede se intendo ritirarmi . Un po’ spazientito rispondo malamente “Ma non vede che problema ho!”. Mi ha aiutato a risolvere l’inconveniente e insieme, dopo un paio di km in salita sul sentiero, abbiamo raggiunto la coda del gruppo. Lasciato l’uomo-scopa ho cominciato a vivere la corsa serenamente senza pensare ne al tempo ne alle posizioni perse, la giornata stupenda andava vissuta e goduta pienamente. Al ristoro del 9°km a quota 932m, dopo una dura salita sia per il dislivello sia per il fondo bagnato e scivoloso, punto panoramico mozzafiato da cartolina. Si riprende con saliscendi per 7/8km poi in discesa verso Poggio (frazione di Tronzano, posizione incantevole) per arrivare a quota 287m di Pino al km20,5, traguardo del Mini Trail. Ristoro abbondante e senza por tempo di mezzo via in salita verso i monti di Bassano (q.950m) su una ripidissima mulattiera e costeggiando la Diga Nord del Lago Delio. Ancora saliscendi per qualche km poi dall’Alpe Quadra (q.1150- 31°km) si sale decisamente fino a raggiungere la quota massima in cima a Sasso Corbaro (q.1528- 35°km) Da questa cima il panorama è da godere a 360 gradi. Ora discesa abbastanza corribile, su un fondo con molte pietre ma senza fango. Lungo la discesa passiamo da Moterecchio (q.1330m), splendido agglomerato di baite ristrutturate, i villeggianti del posto mentre cuocevano carne alla brace ci hanno offerto un goccio di vino, naturalmente come altri non ho declinato l’invito. Raggiunta poco dopo la quota di 1180m si riprende a salire per il Passo Forcara per poi arrivare alla Croce degli Alpini posta sul monte Cadriga (q.1296-40°km). Ultimo ristoro rigenerante e via in discesa fino al traguardo, alcuni tratti molto corribili alternati a tratti decisamente massacranti per il pietrisco sul sentiero e per finire una lunghissima scala in metallo ci fa raggiungere la darsena della Gabella e poco dopo l’arrivo. Sono le ore 16:00 circa, concludo l’avventura in 8 ore e 59 minuti.
Percorso molto panoramico e impegnativo per il dislivello di entità non trascurabile
Come 1°edizione, l’organizzazione e i numerosi volontari presenti sul percorso di gara sono stati impeccabili.
Luciano Bottarelli