Luciano al Gran Trail Rensen

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Luciano al Gran Trail Rensen

Luciano al Gran Trail Rensen

Ancora una volta Madre Natura ha sparigliato i buoni propositi di organizzatori e atleti di godersi in appieno il Gran Trail Rensen.

Gran Trail Rensen

Ancora una volta Madre Natura ha sparigliato i buoni propositi di organizzatori e atleti di godersi in appieno il Gran Trail Rensen. Per ragioni di sicurezza ed incolumità dei partecipanti i responsabili del Rensen hanno ridotto la “lunga” da 60 a 46km e di conseguenza l’altimetria da 4000 a circa 3000m D+.

Le distanze che propongono gli organizzatori del Rensen sono tre: Gran Trail Rensen  km60 con 4000m D+ (poi ridotto), Trail Rensen km23 con 1500m D+ e Mini Trail km10 con 500m D+. Partenza ed arrivo dalla via Bocca nel centro di Arenzano (Ge) a due passi dal mare.

Io come altri 175 Spiriti Liberi sono iscritto alla “lunga” di 60km, poco prima delle ore 7:00 (ora della partenza), mi presento alla punzonatura e a un eventuale secondo controllo del materiale obbligatorio (il primo controllo è avvenuto al ritiro del pettorale). Guardo gli atleti vicino a me e noto che pochi indossano maglie a maniche lunghe, del resto, la temperatura alla partenza è confortevole tra i 15/16°C. Memore dell’esperienza acquisita sull’Appennino Ligure e le previsioni meteo non positive del momento su Arenzano, ho risolto di prepararmi al peggio e quindi di partire con maglia a manica lunga con sopra l’antivento smanicato. Alle 7:00 viene dato il via, dalla via Bocca, su asfalto per 500m, si sale verso il Santuario del Bambin Gesù e successivamente guidati da una moto trial entriamo sul sentiero degli inglesi, corribile per qualche km ma poi ci rendiamo conto della severità del percorso e si arranca. Il meteo dopo un’ora di gara è positivo, è nuvoloso ma non fa freddo: credo di aver esagerato nel coprirmi. Nei giorni scorsi su queste montagne, che circondano il vasto altopiano del Parco Regionale del Beigua, ha piovuto molto , c’è molto fango e i torrenti da guadare sono gonfi e impetuosi. Si continua a salire, la visibilità è sempre più limitata, comincia a piovere, nel bosco si procede in fila indiana, difficile superare quelli davanti, pensare di spostarsi lateralmente per farlo è poco praticabile, si scivola molto. Al secondo guado il giovane trailer davanti a me saltando su una roccia, inclinata verso valle molto viscida, scivola, cade in acqua e perde un bastoncino che se ne va con la corrente. In diversi, presenti all’incidente immediatamente prestiamo soccorso al malcapitato recuperando anche il bastoncino. Al giovane atleta è rimasto qualche escoriazione ad un braccio, sicuramente molto bagnato e un bel po’ di spavento. Nei lunghi traversi privi di vegetazione il vento la fa da padrone, è talmente forte che muove i pensieri più solidi e fa vacillare le certezze. Immersi in una fittissima nebbia si ha difficoltà ad orientarsi , per fortuna il balisaggio dei sentieri è perfetto e questo è davvero un aiuto. Al ristoro del 30°km ci avvertono che, per le condizioni meteo in peggioramento e la situazione critica del tracciato, l’organizzazione ha deciso di accorciare il percorso di 15km circa. Dei presenti al rifugio nessuno s’è lamentato della novità, sicuramente tutti concordi nel definire la situazione al limite della sicurezza. Per tempo ad un precedente rifugio ho indossato la giacca in gorotex  e i guanti impermeabili, così coperto sto bene e senza por tempo di mezzo cerco di raggiungere un gruppetto di trailers più avanti: alcuni di loro hanno ancora indosso la maglia a maniche corte. Follia!

Non si pensa più ad un possibile ritiro! Ormai mancano meno di 15km all’arrivo. Anche se in montagna, con quelle condizioni pessime di meteo e di percorso, possono valere oltre tre ore di fatiche. Purtroppo un po’ di scivolate e qualche contatto poco delicato e indesiderato con Madre Terra mi hanno distolto continuamente dal pensiero di quello che avrei potuto vedere e godere in una nitida giornata su questi monti.

Dentro le nuvole tutto il giorno in un aerosol continuo , bagnato fino al midollo ma ciò nonostante contento di aver vissuto in libertà e molto, molto intensamente una giornata come questa. Chiudo il Gran Trail Rensen in 9 ore e 54 minuti.

Luciano Bottarelli

 

 

 

 

 

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