Inizia la gara l’adrenalina e' alle stelle ed ho solo voglia di fare bene e mettercela tutta ma non tutte le gare hanno lo stesso epilogo.Correre mi da pace e mi fa sentire libero... ed anche felice. È una sensazione che mi appaga della fatica fatta per preparare una Maratona ma soprattutto di tutti i sacrifici per arrivarci e per sentirsi soddisfatti in pieno. VERONAMARATHON è la mia sesta MARATONA. Posso dire di aver iniziato per gioco : un gioco veramente divertente entusiasmante stancante ma assolutamente interessante. Ma veniamo alla gara. Il trio è sempre lo stesso io Andrea e Renato. Ormai alla 4 maratona corsa tutti insieme il gruppetto è più che collaudato ed affiatato. L’adrenalina ha iniziato a salirmi addirittura ai primi di novembre e solo chi corre queste lunghe distanze può capire cosa sia l’attesa della gara. Parto sempre con lo stesso pensiero ormai inculcato nella mia mente...il corpo non mente ma la mente può mentire soprattutto quando le forze ti abbandonano. Bisogna essere allenati ma si deve avere tanta resistenza e TANTA TESTA per arrivare fino al traguardo.I primi 10 km sono tranquilli e spensierati e fino al 21 non ci sono particolari problemi perché so che la mia gara inizia al 22 km quando tutto è in salita. Verona è una città stupenda e correrci dentro, per chi come me non l’ha mai vista, è una valida alternativa per viverla... C’è un vento parecchio fastidioso che ad ogni ponte ci frena e rallenta quindi la gara inizia a farsi complicata...Arrivato al 24 iniziò a sentire i primi crampetti e sinceramente non è un chilometraggio dove mi sono mai venuti quindi mi rendo conto nel giro di qualche km che la mia gara sta finendo perché oltre ai crampi al sudore ed al vento ho le gambe pesantissime e non riesco più e gestirle ed è un bel problema perché manca metà della gara...Supero il 30 in condizioni già critiche tra un crampo una ripresa es una sosta ed ancora lunghissima mancano 12 km.....Il caso vuole che nel frattempo sopraggiunge il mio collega di maratone Andrea che anche lui è in pessime condizioni. Ci trasciniamo facendoci forza a vicenda per il resto della gara è finalmente la chiudiamo leggermente sopra le 4 ore. Che gara complicata...che fatica ...quante delusioni ma quante soddisfazioni allo stesso tempo.Le mura romane del cinquecento, l’adige (bellissimo)ed i ponti attraversati in gara hanno fatto da stupendo contorno a Verona che è iscritta nella lista del patrimonio Mondiale dell’Unesco. Città di arte sport e cultura che quest’anno non ci ha sorriso. La preparazione di tutte le gare come sempre è seguita dal grandissimo (ex prima lama) nonché ad oggi amico e mister di fiducia e grandissimo motivatore Silvione Omodeo...Ragazzi questa gara ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca ma il piacere di trascorrere insieme del tempo condividendo la stessa passione non ha prezzo...Il nostro mister in gara Renato chiude poco dietro di noi e a quasi 70 anni posso solo fargli i complimenti......alla prossima....
Sanseverino Dario