Ed eccomi di nuovo qui, ancora alle prese con il recupero del “sonno perduto” dopo le emozioni del fine settimana e della Monza Resegone 2014.
Dopo il poco fortunato ma comunque emozionante debutto l’anno scorso, d’accordo con Roberto decidiamo con notevole anticipo di provarci insieme.
Il terzo compagno di avventura poteva essere il buon Antonio, compagno di vari allenamenti, ma quasi subito e comunque prima delle iscrizioni ci conferma di non voler essere della partita. Ma come per magia si rende disponibile un pezzo da “90” dell’Euroatletica: Gerardo Pisano e così quasi in extremis la squadra è fatta.
Ed io che ci faccio tra due forti atleti? Appunto sto in mezzo a prendere un po’ energie dall’uno e dall’altro.
Con Roberto poi affrontiamo in preparazione anche la Monza Montevecchia dove vedo un Roberto in gran forma mentre io soffro molto a tenere il suo passo, colpa forse anche di una giornata veramente molto calda.
Riguardo Gerry, si sa, è forte e con esperienza e quindi nessun problema.
In ogni caso man mano che si avvicina il gran giorno aumenta il mio ottimismo e nonostante i vari simpatici “sfottò”: “ti faranno morire quei due”, “ma con chi ti sei messo” e così via, io arrivo al sabato ben determinato e moderatamente “preoccupato” di reggere alla forza dei miei compagni visto che quest’anno l’anello debole sulla carta sono io.
Ma niente succede a caso:
Pettorale n.1 Roberto Graziadei: voglia di andare ed energia allo stato puro;
Pettorale n. 2 Michele De Donato: in equilibrio e voglia di fare bene cercando di non sprecare energie inutili;
Pettorale n. 3 Gerardo Pisano: l’esperienza e la classe del più forte a fare da controllore.
E fin da subito stabiliamo la nostra regola principe della squadra: partiamo, corriamo, arriviamo sempre in tre qualunque cosa succeda. E questo spirito ci accompagnerà per tutta la gara
Io e Roberto arriviamo presto a Monza, siamo i più eccitati dall’evento, Gerry deve ancora arrivare ma lui è più veterano e quindi ha sicuramente meno ansia.
L’attesa passa in fretta tra saluti, arrivi degli altri Euroatleti e poi finalmente arriva anche mia moglie e mio figlio Blaise; lo vedo arrivare di corsa verso di me e ci abbracciamo: ecco anche il mio integratore pre-gara è preso. Si può partire.
Ce lo trasmettiamo fin dalla pedana, 3,2,1 via diventiamo Squadra Vera; Roberto che scalpita, io che trasmetto l’andatura e Gerry a gestire il tutto al fine del giusto equilibrio. Prima parte molto bene con ritmo oscillante tra i 4’20 e i 4’30; un po’ più lenti in salita per rifiatare e non sprecare energie, il tutto con la regia di Gerry. Nel tratto in discesa ci lasciamo andare, forse un po’ troppo con punte anche sotto i 4’00; risentiamo un po’ della lunga discesa, soprattutto Roberto e decidiamo di rallentare un po’; siamo quasi a Calolziocorte e Roberto avverte sempre più problemi alla gamba, crampi; ci fermiamo per il cambio maglia prima di affrontare le salite verso Erve. Roberto è un po’ giù ma ancora una volta è Gerry ad incitarci, a rassicurare Roberto e ripartire con fiducia” non preoccuparti, quando vuoi correre, corriamo, quando vuoi camminare, camminiamo” e così fino ad Erve; alterniamo tratti camminando a tratti di corsa con l’intento di far recuperare del tutto Roberto. E così Roberto reagisce alla grande ed arriviamo ad Erve con Roberto completamente ripreso. Ci inoltriamo nel bosco per l’ultimo tratto, quello duro dell’arrampicata. Io mi fermo per una sosta “idrica” e riprendo con Gerry e Roberto ad aspettarmi poco più avanti; ora sono io ad avvertire un po’ di stanchezza, faccio più fatica dei due “stambecchi” sul sentiero e devo andare più piano; ancora una volta è il nostro Gerry a rallentare, a farmi coraggio, a darmi una mano senza mollare un attimo di incitare me e monitorare Roberto più avanti. Ecco siamo all’ultimo bivacco, ci carichiamo, mi rimetto in mezzo e via per l’ultimo sforzo; accenniamo anche qualche passo di corsa dove possiamo e così con la voce incoraggiante di Gerry scorgiamo Capanna Monza: appena sopra le 4 ore. Mano nella mano arriviamo al traguardo per un gran bell’abbraccio: è fatta ed a mio parere è fatta anche bene.
Ora so cosa vuol dire arrivare con la squadra completa e la mia mente va al manifesto della Monza Resegone; le 3 figure stilizzate del manifesto siamo tutti noi atleti che mano nella mano, spingendoci, appoggiandoci e abbracciandoci arriviamo insieme alla meta.
Grazie Roberto per la tua energia coinvolgente e come hai reagito dopo la mini crisi, gran esempio; Grazie Gerry, vero capitano della squadra, sempre al nostro fianco, sempre pronto ad incitare, rassicurare ed aiutare.
Menzione particolare per le nostre accompagnatrici, 2 Bike Girls da medaglia, fondamentali averle a fianco. Grazie di cuore.
Un saluto e buone corse a tutti.
Michele De Donato