Terre di Siena...storia di un ombrello volante

Menu

News Terre di Siena...storia di un ombrello volante

Terre di Siena...storia di un ombrello volante

Terre di Siena...storia di un ombrello volante

...“ ah, bene, dimenticavo se ci avanzano due – tre ore si corre anche…….”

TERRE DI SIENA 28/02/16 - Michele De Donato

La premessa di Stefano – organizzatore e capobanda di questa fantastica avventura - è questa:

“ragazzi, che dite di trascorrere un fine settimana lungo in Toscana con famiglia e bimbi a seguito; posto bellissimo, griglia all’altezza, annessi e connessi pure”

“ si, si, tutti in coro (bimbi e mogli pure e visto che non sempre è facile mettere d’accordo tutti meglio prendere la palla al balzo)”

“ ah, bene, dimenticavo se ci avanzano due – tre ore si corre anche…….”

La corsa per riempire le 2/3 ore che avanzano tra un Chianti, una Fiorentina ed un salamino è la “Terre di Siena Ultramarathon”; gara giovane ma con prospettive di crescita sicure;  tre percorsi rispettivamente di 50, 32 e 18 km con partenze diverse (S.Giminiano, Colle Val d’Elsa e Monterrigioni) ed arrivo unico nella bella piazza centrale di Siena, si quella del palio.

Messa a punto la location (un Agriturismo immerso nel verde e completamente a nostra disposizione).

Sistemata la distribuzione degli appartamenti.

Concordato il regime alimentare: Griglia, Chianti, Zenzerino il tutto in ordine sparso.

Messi i paletti sui punti fondamentali (vedi sopra) abbiamo investito qualche euro e qualche minuto per iscriverci a questa “garetta”, tanto per fare una pausa tra un morso e l’altro… 

In prima linea le famiglie Masatti, Vacca, Villa e De Donato con una new entry al photofinish, grazie al pressing accurato di Stefano, della famiglia Minini subito accolta alla grande (la parvenza di serietà tecnica è salva). 

E con queste premesse, le famiglie Masatti, De Donato e Villa con le macchine belle cariche e tanta voglia di corre… grigliare venerdì pomeriggio con i bimbi con addosso ancora il grembiule di scuola partono. 

Al sabato mattina ci avrebbero raggiunto anche i Minini e Vacca’s family.

Come ogni buon atleta non si possono raggiungere i risultati senza allenamento e quindi già da venerdì sera ci riscaldiamo con antipasti locali e un primo assaggio della regina del territorio “la Fiorentina” (il Chianti è dato per scontato); le premesse sono buone….., siamo pronti. 

Il sabato è dedicato all’organizzazione: c’è una cena a cui pensare e soprattutto una gran grigliata la domenica sera, ah è vero dobbiamo anche andare a ritirare il pettorale per la deviazione di domenica mattina. Il capo brigata Stefano pensa a tutto:

ore 8,00: raduno degli uomini in cortile;

ore 8,10: pausa caffè in paese;

ore 8,20: carrello e inizio spesa alla Cooppee di Colle Val d’Elsa

ore 8,43: carrello pieno, anzi strapieno (la gente del luogo si domandava come facevamo a correre con tutta quella roba nel carrello);

ore 8.57: tappa Macellaio

ore 9.45: circa 9 kg di “Fiorentina” sono in macchina

 

via si torna a recuperare mogli e bimbi. Stefano ha anche pensato ad alimentare – oltre il palato e lo stomaco – la mente; appuntamento a Siena ore 11.40 per visita alla Porta del Cielo del Duomo, offerto appositamente agli iscritti alla gara. Una visita veramente bella ed interessante. 

Finita la visita e sempre sotto una pioggia battente ci fondiamo a ritirare i pettorali; non vi dico la location, in un palazzo d’epoca che più bello non si può; purtroppo il compare Silvio opta definitivamente per il percorso più corto valutando le proprie condizioni. Io, Stefano e Roberto Minini invece puntiamo al percorso di 32 km.

Dopo una simpatica pausa pranzo in centro Siena (personalmente è stato l’unico momento in cui non ho bevuto vino…) si rientra alla base per conoscere e valutare il percor…… no per preparare la cena:

affettati vari, formaggi, pasta, pollo alla griglia e da bere… beh oramai lo sapete.

Decidiamo di pensare un po’ anche alla gara e prima di mezzanotte andiamo a dormire.

Ore 8.30: raduno degli atleti in cortile. Roberto 2 ( lui non può correre ma è il più emozionato e teso del gruppo) gentilmente decide di accompagnarci alla partenza.

L’atmosfera è gioiosa, per niente tesa e la bella piazza di Colle ci accompagna fino allo start. Poco meno di 500 atleti per la 32 km. E veniamo alla gara:

il percorso è sicuramente impegnativo, tutto in saliscendi fino a Siena con diversi tratti su sterrato (per fortuna Stefano ha conoscenze anche in alto e come per miracolo la pioggia concede una tregua per tutta la gara); da parte mia decido di non risparmiarmi e mi porto avanti, di far andare le gambe nei tratti più facili gestendo con prudenza i tratti più duri sapendo in teoria che i cambi di pendenza ci saranno per tutto il percorso fino all’arrivo; le gambe comunque girano bene e gestisco bene i cambi di ritmo e di pendenza; sento di essere in una buona posizione e non ho cedimenti. La pioggia leggera e la temperatura perfetta aiutano a godersi il bellissimo percorso e panorami godibilissimi; arrivo alle porte di Siena ancora abbastanza in forze e cerco di mantenere alta l’andatura almeno dove è possibile farlo; ecco, ci siamo, sento la voce dello speaker e dopo un ultima curva vedo mio figlio Blaise che mi aspetta per gli ultimi 100 mt.; non è la prima volta che finisco con lui a fianco ma è sempre come fosse la prima volta; sono contento, stanco, infangato ma contento. Mi viene incontro anche Silvio (anche lui immortalato all’arrivo con Giorgio e Samu), il quale soddisfatto ha concluso la prova sui 18 km. Andiamo a cambiarci entusiasti della gara e di come l’abbiamo corsa. Dai facciamo in fretta che vediamo arrivare Stefano e Roberto ma ci perdiamo via in chiacchiere e poco dopo arrivano anche loro. Un grande abbraccio ed un lungo sorriso a coronamento della nostra gara.

L’organizzazione ha messo a disposizione degli atleti un buono pasto in diversi ristoranti del centro e così noi ed i bimbi ci fondiamo nel ristorante per un veloce ma divertente pasto. Diamo un’occhiata alle classifiche e scopro di essere arrivato 27° assoluto e 1° di categoria; tra qualche applauso e sfottò recupero il mio premio (toh 4 bottiglie di vino…); non potevamo finire meglio.

 

Beh la gara è finita e ricomincia a piovere forte. 

Ok pausa finita torniamo ai nostri doveri…. C’è una grigliata da preparare. 

La lunga e vera maratona culinaria inizia alle 18 e finisce alle… non mi ricordo più. Ecco i momenti salienti:

-Ore 18.00 – 19.30 happy hour toscano a base di Birra, salame, bresaola alla Masatti (è una variante della bresaola ma non mi ricordo il nome ma solo il sapore), salamino del macellaio, formaggi vari ecc.ecc.ecc.;

-Ore 19.15 apertura prima bottiglia big size di Ferrari; il fuoco è quasi pronto;

-Ore 19.45 apertura seconda bottiglia big size di Dolcetto;

-Ore 19.40: i bimbi cenano per primi e poi si rifiondano a giocare;

-Ore 20,01: le prime “bambine” di manzo sono quasi pronte;

-Ore 22.45: anche l’ultima “bestia” è domata così come il nettare rosso.

 

E’ ora di riordinare il tutto…. Più facile a dirsi che a farsi. Io, Roberto Villa, Stefano e Silvio veniamo nominati volontari per buttare la spazzatura; dovete sapere che per farlo bisogna percorrere circa 700 mt. poca roba direte ma questi 700 mt. diventano un impresa titanica con la pioggia e vento a più di 100 km orari; in aggiunta non eravamo proprio nel pieno delle nostre facoltà.. ed ecco cosa succede:

-Impieghiamo circa 30 minuti per coprire 300 mt combattendo con pioggia, vento e cercando di ancorarci a vicenda ai propri ombrelli; la scena è degna dell’odissea;

-Alla prima curva nella tormenta lo Stefano grida al gruppo “mi raccomando girate a sinistra”; a vederla la curva penso io, ecco giriamo a sinistra ma improvvisamente sento gridare e ridere, ridere e gridare, mi giro e la scena è comicamente assurda: vedo Stefano che goffamente saltella nei campi (a destra, ma non era a sinistra???) ricorrendo l’ombrello che vola, vola vola;

-Non so come e sempre continuando a ridere raggiungiamo prima l’ombrello di Stefano e poi i cassonetti; già ma bisogna anche tornare e qui tocca a me la parte comica…;

-Mi porto in testa al gruppo, errore, il vento non aspettava altro e decide di prendersi il mio ombrello ma io non mollo e come un moderno Alberto da Giussano lavoro di polso e gomito, polso e gomito domando dopo 10 minuti il vento (ovvero chiudo l’ombrello stremato dalla lotta impari).

Oramai stremati, bagnati e sempre con il sorriso ebete in faccia ritorniamo alla base. Continuiamo a ridere ancora adesso; peccato non aver avuto un video. 

E lunedì, chi prima, chi dopo si torna alla base. 

Siamo tutti contenti, abbiamo vissuto una gran bella esperienza tra amici, famiglia e divertendoci e stando veramente bene. 

p.s. ah è vero abbiamo anche fatto una gara di 32 km

Terre di Siena...storia di un ombrello volante

A.S.D. EuroAtletica 2002
P.I: 03312590965

Via Chopin, 5 - 20037 Paderno Dugnano (MI)
info@euroatletica2002.com

Iscriviti alla newsletter

Autorizzo al trattamento dei dati Privacy

© 2024 Euroatletica 2000 | Privacy policy | | Cookies Settings | © Creative Studio