Trail Tuscany Crossing by Luciano

Oggi, sabato 27 aprile, ho corso la 53km con 1750m D+ della Tuscany Crossing, la più “corta” delle gare in programma tra il venerdì e il sabato

TUSCANY CROSSING 53 KM

Oggi, sabato 27 aprile, ho corso la 53km con 1750m D+  della Tuscany Crossing, la più “corta” delle gare in programma tra il venerdì e il sabato, le altre gare più “lunghe” la 160km, con 4150m D+ e la 103km, con 3200m D+. Il percorso delle tre gare attraversa in lungo e in largo la Valdorcia, ”Patrimonio dell’Unesco”, con partenza/arrivo a Castiglione d’Orcia. Correre in questi luoghi è sognare ad occhi aperti, tra strade bianche, colline colorate di verde, rosso e giallo, borghi medievali e Pievi, grandi vie di comunicazione antiche come la Francigena, la Romea, la Cassia: una meraviglia che resterà impressa nella mente in modo indelebile.

Sotto il gonfiabile della partenza siamo in attesa del via in circa 500 atleti, 300 sono per la 53km il resto corrono la 103km. il via è fissato per le ore 6:00. In attesa dello start  osservo con curiosità i numeri che gli atleti, di “primo pelo”, fanno in preparazione della corsa: allunghi, scatti, saltelli, uso esagerato di creme, stretching…. Uno spasso! L’unica cosa che potrebbe essere veramente utile nelle lunghe distanze, oltre allo stretto necessario per sopravvivere, abbigliamento, alimenti e liquidi, sarebbe la vaselina in crema, da mettere nelle zone di sfregamento, tutto il resto, se non sei un Top, è solo “aria fritta”.

Alle 6:00 precise viene dato il via, di buon passo cerco di mantenere il centro del gruppo. Attraversato Castiglione d’Orcia, tra alcune vie, scendiamo verso valle per qualche km lungo la via Francigena. Per le previsioni meteorologiche di giornata non sono previste precipitazioni, solo un po’ di vento e temperatura ideale per sport di resistenza. Alcuni saliscendi e si attraversa il fiume Orcia, tramite un passaggio pedonale. Poco dopo mi fermo, il tempo di togliermi la giacca antivento e mi ritrovo fra gli ultimi, senza perdermi d’animo riprendo di buon passo e in breve arrivo a Bagno Vignoni, caratteristico borgo antico con al centro la Piazza delle Sorgenti: enorme vasca rettangolare con sorgenti di acqua termale. Una breve sosta per ammirare questa bellezza e “tirar fiato” e giù verso valle per Pienza. Si attraversa la “Valle di Terrapile” famosa per la scena dei Campi Elisi nel film il Gladiatore, correndo in questa meraviglia lo sguardo, oltre a tener d’occhio la posizione in recupero su gli avversari, viene catturato dall’incantevole borgo di Pienza che domina maestosamente tutta la vallata. Entriamo in Pienza (17°km) e per gustare meglio il tutto, si corre a rallentatore tra le vie, ristoro, qualche foto e via. Altra valle, altra collina, una più bella dell’altra con colori intensi che sotto l’azione insistente del vento diventa un grande moto ondoso. Il gruppo di atleti così numeroso alla partenza ora, dopo una ventina di km, è tutto sgranato, il percorso è molto corribile non presenta difficoltà particolari, anche le salite sono abbastanza corribili. I saliscendi non si contano e in breve raggiungo San Quirico d’Orcia (28°km) situato sulla via Francigena, meta per tanti pellegrini di passaggio diretti a Roma. Da qui si scende attraversando l’antico Borgo Vignoni con la sua Rocca e costeggiando Ripa d’Orcia si scende ancora fino a guadare il fiume Orcia in un punto largo, con l’acqua che supera abbondantemente le caviglie. Sotto il controllo vigile dei volontari, il superamento del guado non risulta difficoltoso, alcuni atleti, prima del passaggio, hanno preferito levare le scarpe. “Pessima idea!” Io ho risolto di passare senza indugiare un attimo. Ancora saliscendi tra le colorate colline mettono a dura prova le articolazioni inferiori ma una iniezione di energia arriva quando, lungo la via del Pozzo, s’intravvede dominante sull’altura di fronte la Rocca di Castiglione d’Orcia: che meraviglia! Ma quanta salita ancora per raggiungere i 600m della Rocca. I km scorrono, con gl’occhi scruto continuamente la Rocca, sembra non avvicinarsi mai ma poi finalmente vedo il gonfiabile dell’arrivo. Il sogno è durato 6h e 25min. -77° assoluto su 282 atleti arrivati.

Percorso molto corribile privo di insidie particolari, disegnato ad arte in un contesto fantastico.

Luciano Bottarelli

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